LA VOCE DEI PRECARI

Associazione Istruzione Unita Scuola

mercoledì 25 maggio 2011

Il Disegno di Legge n. S 2594 apre la strada alla privatizzazione

NO alla privatizzazione della scuola pubblica
Tu che ne pensi? By e-mail. Dillo. a iunisistemacounseling@...
Ecco il Disegno di Legge
Art. 1.
1.
I dirigenti degli istituti scolastici e delle scuole di ogni ordine e grado sono

autorizzati a definire progetti, con la collaborazione di privati, per il sostegno di alunni con disabilita`, anche ai fini dell’elaborazione e dell’attuazione dei Piani educativi individualizzati di cui all’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 79 del 6 aprile 1994, nonche´ delle misure educative e didattiche di supporto di cui all’articolo 5 della legge 8 ottobre 2010, n. 170, ivi inclusa la stipula di apposite polizze assicurative a carico dei soggetti privati per la copertura dei rischi correlati all’impiego di personale o di consulenti privati esterni alla scuola.
2. L’attuazione delle disposizioni di cui al comma 1 non deve comportare nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica.


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venerdì 6 maggio 2011

Scuola: Nuove regole per l'aggiornamento delle graduatorie





Ecco il Comunicato Stampa del Miur del 05 Maggio 2011
«Decreto Sviluppo, tutte le misure per Scuola, Università e Ricerca»

«Nuove regole per l'aggiornamento delle graduatorie»

«Fondo per il Merito per gli studenti universitariCredito di imposta per imprese che investono in Ricerca »

Il decreto per lo Sviluppo approvato oggi dal Consiglio dei Ministri contiene anche una serie di misure a favore della Scuola, dell'Università e della Ricerca attraverso cui sarà possibile: ridurre i tempi previsti per assorbire i docenti precari, risolvere il problema dell'aggiornamento della graduatorie, tenuto conto della sentenza pronunciata di recente dalla Corte Costituzionale, costituire un Fondo per il Merito per erogare prestiti d'onore agli studenti universitari e istituire un credito di imposta per le imprese che finanziano progetti di ricerca in Università o Enti. Per quanto riguarda il precariato, le ultime stime elaborate dal Ministero prevedevano che, grazie ai pensionamenti e alle immissioni in ruolo degli ultimi anni, il fenomeno avrebbe trovato una definitiva soluzione in sei o sette anni. I provvedimenti contenuti nel decreto per lo Sviluppo consentono, pur all'interno del quadro di riorganizzazione del personale della scuola, di ridurre i tempi previsti e dunque di risolvere definitivamente un problema nato nei decenni passati, a causa di scelte politiche irresponsabili che hanno fatto lievitare fino a 250.000 il numero degli insegnanti abilitati, iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. Di seguito tutte le misure previste:




  • Piano triennale di immissioni in ruolo

un piano triennale per l'assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo ed ATA, su tutti i posti disponibili e vacanti in ciascun anno. Questo piano sarà annualmente verificato, ai fini di eventuali rimodulazioni che si dovessero rendere necessarie. Nell'anno scolastico in corso i posti vacanti sono 67.000, di cui 30.000 insegnanti e 37.000 ATA;



  • Aggiornamento delle graduatorie
Dal prossimo anno scolastico 2011/2012 l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento è effettuato con cadenza triennale e con possibilità di trasferimento in un'unica provincia. Viene così data attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito il diritto alla mobilità degli insegnanti, conservando il punteggio della graduatoria di origine (cosiddetto, inserimento a pettine). L'aggiornamento triennale anziché biennale delle graduatorie consente di coniugare il diritto alla mobilità con l'esigenza di garantire la continuità didattica e la qualità dell'insegnamento.Sempre per garantire la continuità didattica, a decorrere dal prossimo anno scolastico 2011/2012, è previsto che i nuovi docenti immessi in ruolo, destinatari cioè di nomina a tempo indeterminato, possano chiedere il trasferimento, l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione in altra provincia dopo cinque anni di effettivo servizio nella provincia di titolarità, anziché dopo tre anni;


  • Proroga del "salva-precari"
proroga del "salva-precari", attraverso cui verranno destinate tutte le supplenze temporanee che si renderanno disponibili durante l'anno ai titolari di incarichi annuali nell'anno scolastico precedente. Questa norma consente anche di rinnovare gli accordi con le Regioni, che hanno consentito di coinvolgere gli stessi insegnanti nei progetti speciali per il rafforzamento dell'offerta formativa;


  • Fondo per il Merito
la costituzione del Fondo per il Merito, come fondazione pubblico-privata in cui far affluire fondi pubblici e capitali privati per erogare prestiti di onore agli universitari che, nei casi di eccellenza, si trasformano in vere e proprie borse di studio;


  • Credito di imposta per la ricerca scientifica
è istituito (per gli anni 2011 e 2012) un credito di imposta a favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca in Università o enti di ricerca;


  • Contratti di programma per la ricerca strategica

  • per i progetti "di sistema", che coinvolgono nell'attività di ricerca e sviluppo la prima fascia delle piccole e medie imprese interessate al processo industriale, è stato elaborato uno strumento negoziale che permetta di inquadrare e gestire tutte le iniziative più importanti e innovative. Questi grandi progetti, conformi alla disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato, consentiranno di valorizzare concretamente il contributo del sistema universitario e degli enti pubblici di ricerca, ai quali potrebbe essere affidato, in una fase preliminare alla manifestazione di interesse, un ruolo di promozione attiva sia dello strumento che dei potenziali di apporto insiti nel sistema "storico" della ricerca.

  • Nuovi schemi di regolamento per la valutazione dei docenti universitari
Per tutti i docenti la progressione economica da biennale diventerà triennale e sarà valutata su base meritocratica. Per i nuovi docenti assunti dopo l'entrata in vigore della riforma dell'università verrà rivisto lo stipendio d'ingresso e sarà eliminato il periodo di straordinariato, allineando il sistema universitario alle migliori prassi internazionali per renderlo più efficiente e competitivo.
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venerdì 29 aprile 2011

Scuola/ Precari, si sposteranno da Sud a Nord senza perdere punti

Si avvia a conclusione la vertenza dei precari della scuola nei confronti del ministero dell'Istruzione: oggi il direttore generale del Miur, Luciano Chiappetta, ha comunicato ai sindacati che entro pochi giorni verrà pubblicato il decreto di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo, relative al biennio 2011/2013, dove sono collocati oltre 240mila candidati. Il nuovo regolamento prevede che coloro che chiederanno di essere collocati in un'ulteriore provincia verranno collocati a 'pettine', in base al punteggio posseduto, e non più in 'coda', come accaduto nell'ultimo biennio.
La novità, ribadita dal Tar del Lazio e dalla recente sentenza n. 41/11 dal Consiglio di Stato, la n. 2486 emessa ieri, comporta quindi che i docenti, in particolare quelli del sud, dove le possibilità di ottenere supplenze sono più scarse, che vorranno aggiungere una delle 104 province oltre a quella dove sono inserito, potranno farlo senza avere alcuna penalizzazione.
Il direttore Chiappetta ha anche comunicato che Miur, Mef e Funzione Pubblica stanno definendo un provvedimento di accompagnamento sulle graduatorie ad esaurimento, al fine di introdurre ulteriori modifiche sulla gestione dei precari: per quanto riguarda le nomine in ruolo si prevede la stesura di un piano triennale di assunzioni, finalizzato alla copertura di tutti i posti vacanti e disponibili.
Novità anche per la conclusione di tutte le operazioni di nomina, oggi previste al 30 luglio: vi sarà uno slittamento al 31 agosto.
Per la validità delle graduatorie ad esaurimento, l'intenzione è spostare i termini per l'aggiornamento da due a tre anni. Mentre l'obbligo di permanenza nella provincia di nomina per i neo-assunti verrà portanto da tre a cinque anni.
In una nota congiunta i parlamentari, una rappresentanza dei 60 che nei giorni scorsi avevano sollecitato una soluzione, spiegano che "l'incontro con il ministro Gelmini ha sortito l'esito che ci aspettavamo: verrà rispettata la sentenza n. 41/11 della Corte Costituzionale, il successivo richiamo del presidente Napolitano e la sentenza del Consiglio di Stato, giunta ieri, proprio alla vigilia dell'incontro. I docenti precari - prosegue la nota - avranno la possibilità di trasferirsi nella graduatoria di un'altra provincia con l'inserimento a pettine e senza penalizzazione in coda.
Giudichiamo positivo anche l'intento di procedere alle immissioni in ruolo in tutti i posti disponibili e vacanti, con un piano triennale ancora da verificare e definire".

Fonte (TMNews)

giovedì 28 aprile 2011

Diritto della madre lavoratrice ad usufruire del congedo obbligatorio o di parte di esso dalla data d'ingresso del bambino nella casa familiare

In G.U. n. 16 del 13-4-2011 è pubblicata la Sentenza 4 aprile 2011 n. 116: Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Lavoro e occupazione - Lavoratrici madri - Ipotesi di parto prematuro con ricovero del neonato in una struttura sanitaria pubblica o privata - Diritto della madre lavoratrice ad usufruire del congedo obbligatorio o di parte di esso dalla data d'ingresso del bambino nella casa familiare - Mancata previsione - Eccepita inammissibilita' della questione per richiesta di pronuncia additiva non costituzionalmente obbligata - Reiezione. - D.lgs. 26 marzo 2001, n. 151, art. 16, lett. c). - Costituzione, artt. 3, 29, primo comma, 31 e 37..........

Ecco la sentenza:1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 16 del 13-04-2011
CORTE COSTITUZIONALE
SENTENZA 04 aprile 2011, n.116
Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale.

Lavoro e occupazione - Lavoratrici madri - Ipotesi di parto prematuro
con ricovero del neonato in una struttura sanitaria pubblica o
privata - Diritto della madre lavoratrice ad usufruire del congedo
obbligatorio o di parte di esso dalla data d'ingresso del bambino
nella casa familiare - Mancata previsione - Eccepita
inammissibilita' della questione per richiesta di pronuncia
additiva non costituzionalmente obbligata - Reiezione.
- D.lgs. 26 marzo 2001, n. 151, art. 16, lett. c).
- Costituzione, artt. 3, 29, primo comma, 31 e 37.
Lavoro e occupazione - Lavoratrici madri - Ipotesi di parto prematuro
con ricovero del neonato in una struttura sanitaria pubblica o
privata - Diritto della madre lavoratrice ad usufruire, a sua
richiesta e compatibilmente con le sue condizioni di salute
attestate da documentazione medica, del congedo obbligatorio o di
parte di esso dalla data d'ingresso del bambino nella casa
familiare - Mancata previsione - Ingiustificata disparita' di
trattamento tra il parto a termine ed il parto prematuro -
Contrasto con i precetti costituzionali posti a tutela della
famiglia -Illegittimita' costituzionale in parte qua.
- D.lgs. 26 marzo 2001, n. 151, art. 16, lett. c).
- Costituzione, artt. 3, 29, primo comma, 31 e 37.

LA CORTE COSTITUZIONALE

composta dai signori:
Presidente: Ugo DE SIERVO;
Giudici: Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA ,
Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE,
Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO,
Alessandro CRISCUOLO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI;
ha pronunciato la seguente

Sentenza
nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'articolo 16 del
decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle
disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della
maternita' e della paternita', a norma dell'articolo 15 della legge 8
marzo 2000, n. 53), promosso dal Tribunale di Palermo nel
procedimento vertente tra C. C. e l'INPS ed altra con ordinanza del
30 marzo 2010, iscritta al n. 215 del registro ordinanze 2010 e
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 33, 1ª serie
speciale, dell'anno 2010.
Visto l'atto di costituzione dell'INPS;
udito nell'udienza pubblica del 22 marzo 2011 il Giudice relatore
Alessandro Criscuolo;
udito l'avvocato Antonietta Coretti per l'INPS.
Leggi tutto

mercoledì 20 aprile 2011

Precari non abilitati, in realtà abilitati

Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Che l’Italia fosse il Paese delle contraddizioni e paradossi è probabilmente risaputo, ma c’è una categoria di lavoratori che probabilmente detiene il record assoluto di incongruenze e stranezze.
Stiamo parlando dei cosiddetti “docenti precari non abilitati di III fascia”, etichetta che ha portato il Governo Italiano ad una serie impressionante di abusi ed ingiustizie perpetrate per anni sistematicamente nei loro confronti.

Ma come vuole la migliore tradizione italiana, le incongruenze incominciano già dall’inizio, ossia dal nome, perché questi docenti non solo sono da ritenersi idonei e formati, ma addirittura
*ABILITATI A TUTTI GLI EFFETTI ALLO SVOLGIMENTO DELLA PROFESSIONE*!

Sono infatti abilitati all’insegnamento tutti i Diplomati di Istituto e Scuola Magistrale entro il 2002. Ciò è ribadito chiaramente dal Decreto interministeriale 10 Marzo 1997, dal il Decreto Legge 297/1994, dal DPR323/1998 e un’infinità di altri decreti, leggi, circolari e note ministeriali.
Ai sensi della Direttiva Europea 36/05 è abilitato alla professione chiunque abbia un titolo valido allo svolgimento della stessa e almeno tre anni di esperienza lavorativa alle spalle. Premesso che il Decreto Ministeriale56/09 che ha istituito l’ultima riapertura delle graduatorie di Circolo e d’Istituto, nelle quali questi docenti sono inseriti, ribadisce chiaramente la validità all’insegnamento dei titoli in possesso di questi soggetti. Se ne deduce quindi pacificamente l’applicabilità di tale principio a tutti quegli insegnanti in possesso dei titoli di cui al DM 56/09 purché essi abbiano nel loro bagaglio professionale almeno tre anni di insegnamento.
Sono però altresì da considerarsi abilitati all’insegnamento anche tutti quei soggetti che seppur non in possesso ne di un diploma di Istituto Magistrale e nemmeno di un esperienza triennale di insegnamento, possanocomunque vantare il possesso di titoli conformi all’art. 2 del Decreto Ministeriale 56/09 che come citato pocanzi ha determinato il periodico riaggiornarsi delle Graduatorie d’Istituto.Ai sensi del Decreto Ministeriale27/2007
http://sites.google.com/site/midanazionale/riferimenti-normativi/elenco-decreti-leggi-art-costituzionali/d-m-n-27-del-15-marzo-2007 ha fissato i criteri di accesso alle graduatorie ad Esaurimento, ossia degli abilitati, *costituisce* *infatti TITOLO ABILITANTE* *di accesso alla graduatoria* “*il superamento di un esame […] anche ai soli fini di idoneità*”. *Detto in altre parole, chiunque sia in possesso di un qualsiasi titolo di studio considerato valido all’insegnamento è da considerarsi abilitato all’accesso alle graduatorie degli abilitati!* che

Per chi ancora avesse qualche dubbio in proposito, si fa sapere che in molti dei contratti sottoscritti dai “precari non abilitati” (giova a questo punto ricordare che non abilitati è il nome, perché di fatto come dimostratopocanzi essi sono tutti abilitati e idonei) e l’amministrazione scolastica che li ha assunti è riportato chiaramente che essi sono stati assunti in quanto soggetti idonei e che l’inidoneità allo svolgimento della professione è causa di risoluzione del contratto.
Non bastasse, si fa sapere che sono centinaia i certificati di idoneità rilasciati dai presidi ai “precari non abilitati” che ne hanno fatto richiesta ai fini della partecipazione del ricorso promosso da Adida avversoil Decreto sulla Formazione dei Docenti. In tali documenti i dirigenti, portavoce e rappresentanti del Ministro hanno certificato che il soggetto a cui è stato rilasciato tale certificato “*E’ ritenuto idoneo allo svolgimento della professione docente* […] *in quanto in possesso di titoli e diplomi conseguiti dopo un iter di studi tramite esame finale che ne certificano tale idoneità e formazione*.”

Detto in altre parole sono da considerarsi non solo idonei, ma pienamente abilitati all’insegnamento non solo i vincitori di concorso e i precari abilitatisi attraverso corsi ordinari e riservati, ma qualsiasi soggetto inpossesso di una formale idoneità alla professione.

A partire dal 2007, inoltre tutti questi docenti “non abilitati”* (solo di nome però) *ma idonei e quindi abilitati avrebbero dovuto poter beneficiare, insieme ai diplomatidi Scuola e Istituto Magistrale dell’accesso alle Graduatorie ad Esaurimento degli abilitati e quindi agli incarichi di ruolo*.
Ma così non è stato e a distanza di quattro anni, ancora si parla di precari non abilitati, categoria di docenti che di fatto non esiste, perché SONO TUTTI ABILITATI, si riserva a 40.000 precari con pluriennale esperienza un trattamento loro non consono e cosa ancora peggiore, con l’emanazione del Decreto sulla Formazione Iniziale dei Docenti, si obbligano tali soggetti a seguire un vero percorso a ostacoli al fine di conseguire un’abilitazione che di fatto già dovrebbero avere ma che implicitamente viene disconosciuta!
Questo decreto però non si limita a questo, ma va oltre. All’art. 15 comma 3 viene infatti ribadito che SOLO I TITOLI di cui al comma 1 manterranno la validità per l’inserimento nella III fascia delle graduatorie d’Istituto, quelle dei non abilitati per intenderci, invalidando quindi buona parte delle lauree e diplomi di tutti quei soggetti non inclusi in tale definizione.
Nessuno però può considerarsi del tutto al riparo dai devastanti effetti di questo decreto. Lo stesso articolo, intitolato “Misure transitorie e finali” lascia intendere che le disposizioni contenute nello stesso saranno temporanee. Questo vuol dire che in qualsiasi momento il Ministero potrebbe sancire la fine del periodo transitorio e di fatto fare tabula rasa di oltre 40.000 lavoratori e 300.000 possessori di lauree e diplomi che verrebbero definitivamente invalidate!
ADIDA (Associazione Docenti Invisibili da Abilitare)

sabato 26 marzo 2011

FIRMA ANCHE TU «l'Appello per l'immissione in ruolo dei precari della scuola»

Giudici contro la Gelmini: obbligatorio assumere i precari dopo tre anni di fila


Contatti scioperosilenziosoiuniscuola@... RICEVIAMO E VOLENTIERI DIFFONDIAMO [«La questione della stabilizzazione dei precari e del riconoscimento agli stessi degli scatti di anzianità finalmente comincia ad avere una sua risonanza mediatica, complici forse anche le numerose sentenze in tal senso favorevoli (recentissima la notizia della sentenza del Tribunale del Lavoro di Genova che ha condannato il Ministero dell’Istruzione a versare 500 mila euro a 15 lavoratori della scuola, settore in cui il precariato è elevato a sistema, con contratto a termine) ». Movimento Scuola Precaria chiede a tutte/i coloro che sono impegnati nella difesa della scuola pubblica di condividere, fare circolare e sostenere, anche solo con la propria firma, questo appello per l'immissione in ruolo dei precari della scuola insieme alla nostra proposta di piano di stabilizzazione, entrambi elaborati sulla base della direttiva europea e delle leggi italiane in materia di limitazione alla reiterazione di contratti a termine Qui http://www.forumscuole.it/msp/Tutti-in-ruolo troverete i moduli per raccogliere le firme ed una spiegazione più dettagliata del piano. Qui invece il link alla raccolta firme on-line http://www.firmiamo.it/per-il-ruolo ]

Leonardo Donofrio (foto) dello IUniScuola invita tutti gli aderenti alla VERTENZA NAZIONALE PER L'IMMISSIONE IN RUOLO DEI PRECARI DELLA SCUOLA a firmare la petizione PER L'IMMISSIONE IN RUOLO secondo la normativa europea Continua la vertenza IUniScuola: O la va o la spacca : Organizziamoci per tempo!...

«OneClassAction2008 è una vertenza nazionale promossa da IUniScuola per i precari della Scuola, mirante ad ottenere l'immissione in ruolo di tutti i Docenti Abilitati in servizio su posto comune o sul sostegno,con il titolo di specializzazione,degli ATA in graduatoria (24 mesi) , degli utilizzati per DSGA,per Ass.vo e Tecnico; e per sollecitare l'amministrazione scolastica a disporre la proroga del contratto di lavoro sino al 31 Agosto per Docenti e Ata in servizio su posto vacante... Vai al link »

Ultimo aggiornamento 31 marzo 2011

TUTTI DI RUOLO, NESSUNO INAMOVIBILE. UNA PROPOSTA SUI PRECARI (Pietro Ichino) La direttiva europea 70/99 vieta agli Stati membri che il contratto a termine sia utilizzato come strumento ordinario di assunzione dei lavoratori; e impone comunque la parità di trattamento fra assunti a termine e assunti a tempo indeterminato. Leggi Articolo Corriere della sera 31 marzo 2011

venerdì 25 marzo 2011

Giustizia: mediazione civile obbligatoria dal 20 marzo


"La mediazione? Semplice ed efficace" recita lo slogan della nuova campagna di comunicazione finalizzata a far conoscere alla cittadinanza lo strumento giuridico della mediazione civile per la risoluzione delle controversie, come alternativa al processo ordinario.
L'avvio della campagna di comunicazione coincide con l'entrata in vigore del decreto ministeriale che istituisce il registro dei mediatori.
Dal marzo 2011 il tentativo di mediazione fra le parti, in caso di controversie civili, diventa obbligatorio.
Il nuovo istituto giuridico intende disincentivare il ricorso in tribunale, per ridurre progressivamente l’arretrato che grava sul sistema giustizia.
Il procedimento di mediazione non è soggetto ad alcuna formalità ed è protetto da norme che assicurano alle parti l’assoluta riservatezza rispetto alle dichiarazioni e alle informazioni emerse. Tali informazioni non possono essere utilizzate in sede processuale, salvo esplicito consenso delle parti, e il mediatore (nominato non oltre quindici giorni dal deposito della domanda presso l’organismo di mediazione) è tenuto al segreto professionale.
Il procedimento di mediazione ha una durata non superiore a quattro mesi, trascorsi i quali il processo può iniziare o proseguire.
Per coloro che ricorrono alla mediazione sono previste agevolazioni fiscali: tutti gli atti relativi al procedimento sono esenti dall’imposta di bollo e da ogni altra spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura, in particolare, il verbale di conciliazione sarà esente dall’imposta di registro sino all’importo di 50.000 euro, altrimenti l’imposta è dovuta per la parte eccedente.
Dossier “Riforma del processo civile, mediazione delle controversie civili e commerciali”

giovedì 3 marzo 2011

Ecco la mappa delle 19.700 cattedre scolastiche in meno nel 2011-2012


[Meno 2.534 posti in Sicilia, meno 2.415 in Lombardia, meno 2.234 in Campania, meno 1.989 posti nel Lazio: complessivamente il prossimo 1° settembre le scuole riapriranno con 19.700 posti di insegnante in meno. Lo prevede la bozza di decreto sugli organici 2011-2012 che il ministero dell'Istruzione pubblicherà la prossima settimana]
leggi tutto dal Sole 24 ORE

martedì 1 marzo 2011

Personale Docente a Ata, posti vacanti dopo le nomine 2010 in ruolo

PERSONALE DOCENTE esuberi e posti vacanti dopole nomine in ruolo
Nel dettaglio: Infanzia 4.197; Scuola primaria 4.719; Scuola secondaria di I grado 6729; posti di sostegno 5.431
clicca sull'immagine per leggere tutto


PERSONALE ATA esuberi e posti vacanti: nel dettaglio DSGA 1456;Ass. Amm.7467; Ass.tecn.2.429; Coll.Scolast.30.227 ...

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lunedì 21 febbraio 2011

Bandi di concorso per l'assunzione di personale ATA

Sono stati pubblicati dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Milano i bandi dei concorsi per titoli per il personale A.T.A., per l’anno 2010/2011 e per i seguenti profili professionali: Assistente amministrativo, Assistente tecnico, Cuoco , Infermiere, Guardarobiere, Collaboratore scolastico.
I Dirigenti Scolastici a loro volta pubblicano gli stessi all’albo delle proprie Istituzioni scolastiche. Il termine di scadenza per la presentazione delle domande di aggiornamento e/o inserimento è fissato all'11.03.2011 Le domande recapitate a mano dovranno pervenire entro le ore 13.00 del giorno 11.03.2011
Ecco la comunicazione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca- Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia-Ufficio XVII - Milano- Ufficio Personale ATA
Prot. n. MIUR AOOUSPMI R.U. 2165 del 9 febbraio 2011

Ai dirigenti delle istituzioni scolastiche di
Milano e provincia
Loro sedi
Alle OO.SS. di categoria
Loro sedi
All’albo
Sede
Oggetto: Pubblicazione concorsi per soli titoli per l’inclusione o l’aggiornamento del punteggio nelle graduatorie permanenti relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale A.T.A. - anno scolastico 2010/2011
Si porta a conoscenza delle SS.LL., con preghiera della massima diffusione tra il personale interessato, compreso il personale che a qualsiasi titolo sia temporaneamente assente dalla scuola, che sono stati emanati dalla Direzione Regionale della Lombardia, per la provincia di MILANO, i bandi di concorso sotto specificati:

PROFILO ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
PROFILO ASSISTENTE TECNICO
PROFILO GUARDAROBIERE
PROFILO INFERMIERE
PROFILO CUOCO
PROFILO COLLABORATORE SCOLASTICO
PROFILO ADDETTO ALL’AZIENDA AGRARIA
I suddetti bandi di concorso saranno pubblicati all’albo di questo Ufficio in data 09.02.2011.
I Dirigenti scolastici, sempre in data 09.02.2011, dovranno pubblicare i bandi all’albo dell’istituzione scolastica.

Le domande di partecipazione ai concorsi sopra citati, devono essere presentate a questo Ufficio utilizzando gli appositi modelli allegato B1 (inserimento) e allegato B2 (aggiornamento).
Gli ulteriori modelli (allegato F e allegato H) vanno presentati entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di pubblicazione: 11.03.2011.

Il modulo di domanda (all. H) dovrà essere prodotto, documentando opportunamente lo stato di handicap, entro i termini previsti per la presentazione della domanda di inserimento/aggiornamento, dal solo personale A.T.A. che intende usufruire dei benefici dell’art.21 e dell’art.33, commi 5,6 e 7 della L.104/92.

Si richiama, inoltre, l’attenzione degli interessati sulla necessità di dichiarare, ad ogni rinnovo di domanda il diritto ad eventuali titoli di riserva e preferenza soggetti a scadenza.
L’aggiornamento del servizio per coloro che sono già inseriti nelle rispettive graduatorie, decorre dal giorno successivo alla scadenza del precedente bando (22 aprile 2010).

I requisiti di ammissione ed i titoli valutabili ai sensi delle tabelle annesse ai bandi di concorso, devono essere posseduti dai candidati entro la scadenza dei termini di presentazione delle domande. Si considerano prodotte in tempo utile le domande spedite a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, entro il termine sopra indicato, con l’avvertenza che, a tal fine, farà fede il timbro e data dell’ufficio postale accettante.

Le domande recapitate a mano dovranno pervenire entro le ore 13.00 del giorno 11.03.2011 ed essere consegnate all’Ufficio ricezione posta che rilascerà apposita ricevuta.
I suddetti bandi e la modulistica saranno consultabili sul sito INTERNET di questo Ufficio Scolastico Provinciale: http://www.milano.istruzione.lombardia.it/
Si raccomanda il personale interessato di redigere la domanda con la massima attenzione, poiché tutti i dati riportati nella domanda stessa, assumono il valore di dichiarazioni sostitutive di certificazioni, rese ai sensi dell’art.46 del D.P.R.445/00 . Si ricorda che le dichiarazioni non corrispondenti a verità possono avere conseguenze di carattere amministrativo e penale.
F.to il dirigente Luca Volontè

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giovedì 10 febbraio 2011

IUniScuoLa: Comunicato 17 novembre 2007


(Leonardo donofrio) I docenti precari storici aspettano il ruolo da anni ed in attesa chiedono il "costuminopescilime" per potersi muovere agilmente sul territorio nazionale e scrivono alla IUniScuola:

"PRECARI: FLESSIBILITÀ SI MA SENZA MERITO!!! Un brutto scherzo del Ministro Fioroni.
Chi vi scrive è un gruppo di docenti precari inseriti nelle Graduatorie Permanenti, trasformate in graduatorie ad esaurimento, a seguito del Decreto Dirigenziale del 16-3-2007 emanato dal Ministero della Pubblica Istruzione, per consentire sia l’inserimento di nuovi docenti che hanno conseguito l’abilitazione che l’aggiornamento ed il trasferimento di quelli già inseriti nelle graduatorie.

Il su citato decreto dispone che a partire dall’anno scolastico 2009/2010 è consentito solo l’aggiornamento del punteggio di merito e in caso di trasferimento ad altra provincia l’inserimento in coda alla graduatoria di destinazione. Il risultato? Un’intimidazione ai docenti precari su una loro futura libertà di trasferimento con negazione del merito e collocazione in coda alla graduatoria della provincia in cui intendono trasferirsi dall’anno scolastico 2009/2010 in poi.

Un’assurdità che annulla il merito e di fatto impedisce il trasferimento fra province.

La disposizione, infatti, interessa tutti i docenti delle scuole di ogni ordine e grado e contiene in sé una limitazione alla libertà riconosciuta sia dalla legislazione europea che dalla nostra Costituzione.

Tenendo presente che le motivazioni che possono indurre un docente precario a spostarsi da una provincia ad un’altra sono di varia natura (non certo per vezzo personale) i sottoscritti rivendicano il diritto alla libertà di movimento della forza lavoro su tutto il territorio nazionale, conservando i meriti acquisiti con personale sacrificio dalla classe docente precaria che intende esercitare la professione insegnante senza alcun ostacolo e alle stesse condizioni dei docenti di ruolo come previsto dal CCNL che all’art. 1 afferma il principio dell’uguaglianza dei docenti a contratto determinato con quelli a tempo indeterminato. Si evidenzia che la riapertura annuale delle graduatorie, operata nel passato fino all’anno scolastico 2003/04, realizzava tale uguaglianza.

I trasferimenti per il personale di ruolo sono attuabili annualmente, mentre, per i docenti precari sono possibili soltanto con l’apertura delle graduatorie e a caro prezzo!!!

Una procedura contraria al principio dell’uguaglianza sancito nel CCNL, uguaglianza che si realizza solo se i docenti precari conservano la libertà di poter chiedere il trasferimento di graduatoria, con reinserimento secondo merito, in una qualsiasi provincia italiana.

I docenti precari al pari dei docenti di ruolo si aspettano che ogni anno sia consentito loro di potersi trasferire, ove ritengono opportuno, nel rispetto del merito acquisito."
Leggi IUniScuola: Comunicato 17 novembre 2007

martedì 8 febbraio 2011

Operativo il fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa per gli under 35

In vigore dal 18 febbraio 2011 il Regolamento del Fondo per l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa.Pubblicato il decreto nella GU n.27 del 3 febbraio 2011.
Il Fondo per l' accesso al credito per l'acquisto della prima è destinato a giovani coppie o a nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, con priorità per quelli i cui componenti non risultano occupati con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e la cui complessiva dotazione è pari a 4 milioni di euro per l'anno 2008 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009 e 2010.
I mutui ammissibili alla garanzia del Fondo non devono superare 200.000 euro.
I Mutuatari devono avere alla data di presentazione della domanda di mutuo i seguenti requisiti: età inferiore a 35 anni (anche per le coppie coniugate tale requisito deve essere soddisfatto da entrambi i componenti il nucleo familiare); un reddito complessivo rilevato dall'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 35.000 euro.
Inoltre, non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF deve derivare da contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato; non essere proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli di cui il Mutuatario abbia acquistato la proprietà per successione a causa di morte, anche in comunione con altro successore, e che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. L'immobile da acquistare per essere adibito ad abitazione principale non deve rientrare nelle categorie catastali A1, A8 e A9 e non deve avere una superficie superiore a 90 metri quadrati.
Nella concessione della garanzia viene data priorità ai casi nei quali l'immobile sia situato in aree a forte tensione abitativa e non deve avere le caratteristiche di abitazione di lusso.
Leggi Dossier “Regolamento del Fondo per l'acquisto della prima casa”

lunedì 31 gennaio 2011

Le iniziative per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro

A poco più di un anno dall’avvio del piano per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, i ministri Gelmini, Meloni e Sacconi hanno presentato un primo bilancio sui risultati ottenuti. Sei le linee di azione avviate con uno stanziamento complessivo di 1.082.000.000 euro suddivisi tra ministero del lavoro e delle politiche sociali (486 milioni), ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca (492,5 milioni) e ministro della Gioventù (103,8 milioni). In particolare, è stata avviata la ristrutturazione del Sistema Informativo Excelsior, al fine di identificare, a cadenza trimestrale, le principali tendenze delle professioni richieste dal mercato del lavoro in ciascuna provincia; è in corso il monitoraggio delle effettive conoscenze dei giovani italiani attraverso la partecipazione ai Programmi PISA e PIIAC dell’OCSE; sono stati promossi accordi con le Regioni per incentivare l'utilizzo del contratto di apprendistato di primo livello e avviato il progetto Fixo di Italia Lavoro per quello di terzo livello (o di alta formazione) diretto all’acquisizione di titoli di studio, compresi i dottorati di ricerca; sono stati istituiti 58 istituti tecnici superiori quali “Scuole speciali di tecnologia” per formare super-tecnici nelle aree tecnologiche del piano di intervento Industria 2015. Infine, da ricordare le iniziative avviate dal ministro della Gioventù per favorire l'occupazione dei giovani, in particolare la messa a regime del progetto “Campus Mentis” del Ministro della Gioventù e dell’Università La Sapienza di Roma che coinvolge i migliori 20.000 neo laureati d’Italia e le principali università pubbliche.
Italia 2020: Piano d'azione per l'occupabilità dei giovani

sabato 15 gennaio 2011

Precari della scuola: dobbiamo impugnare i contratti a tempo determinato !


IUniScuoLa: Al via la vertenza Precari on-line
« NUOVE REGOLE PER IMPUGNARE I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO »
« Il termine è il 22 gennaio 2011»

«Per Vertenza On Line scrivere a e-mail iusprecari@libero.it »

IUniscuoLa: assistenza e consulenza scolastica on line info 02 39810868--346 6872531 e per appuntamento info:388.3642614. e-mail iuniscuola.fr@alice.it
[La Legge 183/2010 (conosciuta come “Collegato Lavoro”) all’art. 32 introduce il termine di 60 giorni dalla conclusione per impugnare contratti di lavoro flessibili (contratti a termine, collaborazioni a progetto...) ritenuti illegittimi.
COME ERA PRIMA
Il lavoratore aveva la possibilità di contestare un contratto a termine ritenuto illegittimo anche dopo molti mesi dalla sua conclusione.
COSA CAMBIA ADESSO
Il lavoratore dovrà impugnare il contratto ritenuto illegittimo entro 60 giorni dalla sua conclusione (scadenza, licenziamento, recesso…).
Il termine di 60 giorni per impugnare tali contratti vale anche per i rapporti a tempo determinato già conclusi alla data di entrata in vigore della Legge: in questo caso perciò il termine decorre dal 24 novembre 2010.
MODALITA’ OPERATIVE
L’impugnazione deve essere effettuata al MIUR in forma scritta con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno: -entro 60 giorni dal 24 novembre 2010 per i contratti a termine già conclusi alla data di entrata in vigore della Legge 183/2010 (il termine è il 22 gennaio 2011) -entro 60 giorni dalla data di conclusione per tutti i contratti a termine che si concludono dopo 24 novembre 2010 (data di entrata in vigore della Legge 183/2010)

L’impugnazione diviene efficace se entro i successivi 270 giorni viene effettuato il deposito del ricorso nella Cancelleria del Tribunale o la comunicazione alla controparte della richiesta del tentativo di conciliazione.]

Leggi Art. 32. legge n.183/2010 –Decadenze e disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo determinato

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giovedì 16 dicembre 2010

In arrivo l'indennità di vacanza contrattuale ai supplenti della scuola

IUniScuoLa: Ecco il messaggio 170 del 15 dicembre 2010-Service Personale Tesoro
Oggetto: Applicazione vacanza contrattuale Comparto Scuola anno 2010/2011.
Si informa che con lavorazione del 6 dicembre 2010 questa Direzione ha provveduto all’applicazione dell’indennità di vacanza contrattuale relativa all’anno scolastico 2010/2011 per il personale non di ruolo appartenente al Comparto Scuola, erroneamente non riattribuita dall’inizio dell’anno scolastico.
Si riepilogano gli interventi effettuati in applicazione della suddetta lavorazione:

  • sono stati adeguati gli stipendi dal mese di gennaio 2011 con il codice 888/xxx relativo all’indennità in oggetto;
  • sono stati calcolati gli arretrati dall’inizio dell’anno scolastico, considerando anche più periodi relativi allo stesso dipendente;
  • gli importi di arretrato spettanti in applicazione della lavorazione sono stati registrati con il codice 4CK – arretrati vacanza contrattuale –.
    IL DIRIGENTERoberta LOTTI

mercoledì 8 dicembre 2010

La Walkiria scuote Milano «No ai tagli, salviamo la cultura»

«I proletari del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo guardano la città dall'alto del nuovo museo del Novecento. Chissà se Milano sta cambiando stagione?»

La cultura non si mangia e con la Divina Commedia non ci si riempie la pancia, ci ammonisce severamente il ministro Giulio Tremonti.
Però, come diceva il vecchio Lawrence Ferlinghetti, l’arte ha un «potere eversivo » che a volte scuote persino animi e platee assopite, più abituate all’happy hour e al circolo del bridge che non a pronunciamenti giacobini.
Fuoco, fiamme, lapilli e lava, la Walkiria di Richard Wagner ha scaldato i cuori della Scala, nella tradizionale «prima» di sant’Ambrogio, ma molto di più ha fatto il maestro Daniel Barenboim quando alle ore 17 in punto, vestito tutto di nero, in un look assai esistenzialista, è apparso solo sul palco, in un cono di luce. Poche parole, un appello per salvare la cultura, per evitare i tagli imposti dal governo. Un intervento breve chiuso ricordando l’articolo 9 della Costituzione che impegna la Repubblica a promuovere la cultura, la ricerca scientifica, a tutelare il patrimonio artistico.
Un forte applauso e poi è partito l’Inno nazionale Fratelli d’Italia con il presidente Giorgio Napolitano,il più acclamato della serata dentro e fuori il teatro, in piedi sul palco reale accanto al sindaco Letizia Moratti che si è portata il marito petroliere Gian Marco, generoso finanziatore della sua prossima campagna elettorale.
UN MESSAGGIO FORTE
Come spesso è accaduto nella storia della Scala anche questa «prima» è stata l’occasione per comunicare all’opinione pubblica, ai cittadini, alle istituzioniun messaggio che travalica il grande appuntamento musicale.
La Walkiria ha veicolato la protesta e la preoccupazione di attori, cantanti, musicisti, teatri e collettivi artistici, degli studenti di Brera che si sono ritrovati in piazza della Scala assieme agli immigrati della ciminiera di via Imbonati, ai lavoratori precari, a rappresentare un bel pezzo d’Italia per nulla garantita ma poco disposta ad abbassare la testa.
Il messaggio di Barenboim è arrivato subito a segno, ha colpito in platea e fuori, nei palazzi del potere. Tutto il mondo berlusconiano, nei saloni del Piermarini, si è premurato di esprimere una critica elegante ma esplicita alla riduzione delle risorse per la cultura. Il sindaco Moratti chiede un ripensamento, Bruno Ermolli, consulente della Fininvest e selezionatore di uomini per conto di Berlusconi, invita Bondi a non tagliare i fondi alla Scala. Già, e il ministro dov’è finito?
BONDI, DOV’È BONDI?
Bondi, attaccato da tutte le parti, è comprensibilmente a disagio, non si fa vedere a Milano, forse teme contestazioni. Il ministro, però, fa sapere di esser rimasto a Roma per votare la finanziaria come deve comportarsi un vero fedelissimo della maggioranza. Ma, allora, cosa ci fanno a teatro il ministro Paolo Romani e la sua collega di governo Michela Brambilla che arriva in colpevole ritardo insieme alla esuberante soubrette Valeria Marini («La Walkiria in tedesco? - sospira - Sì me l’hanno detto, mi sono fatta spiegare la storia, però »)?
Il sovrintendente Stephane Lissner commenta amaro: «Bondi? Avrà altro da fare». Poi precisa di non voler far polemiche,ma intanto si sono già mossi i vari Quagliarello, Gasparri e il leggendario Capezzone a difesa del maltrattato ministro. Le cinque ore della Walchiria scorrono via con qualche sofferenza per i neofiti, e l’amminstratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, il main sponsor del teatro, si è arrabbiato per la lunghezza e il testo in tedesco, poco adatto ad ospitare principi, emiri e odalische del petrolio. Ma, per l’anno prossimo, per le celebrazioni dell’unità d’Italia un bel Verdi o un Rossini non ce li toglie nessuno.
La serata si chiude con Napolitano che incontra una delegazione di lavoratori del teatro e poi, dopo applausi e fiori, tutti a mangiare il risottino. A pensarci bene, quest’anno il Sant’Ambrogio non è andato male. Il comune ha assegnato l’Ambrogino, tra gli altri, a chi si impegna nella solidarietà con i rom e a Maria Sciancati, leader della Fiom di Milano, che ha dedicato il riconoscimento «alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici».
Poi Albertini ha detto che si ricandida, creando il panico nel centrodestra.
E, infine, i proletari del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo guardano la città dall’alto del nuovo museo del Novecento. Chissà se Milano sta cambiando stagione?
L’Unità 08.12.10 - Rinaldo Gianola

lunedì 6 dicembre 2010

«Almeno lei, Direttore, sarà in grado di darmi risposte oggettive e valide ai miei quesiti?»

Riceviamo e volentieri pubblichiamo lettera di un precario indirizzata all'Inps di Milano
«Gentile Direttore, vorrei portarla a conoscenza di una grave mancanza nei confronti della sottoscritta da parte della sede Inps di cui Lei è a capo, nonché di un grave episodio perpetrato sempre nei miei confronti da un impiegato dello stesso ufficio di Piazza Missori 8 di Milano.
Sono un’insegnante precaria, con contratto a T.D. in scadenza al 30 giugno 2010. Nel corso dell’a.s. 2009/2010 ho avuto il prolungamento del contratto, in quanto membro esterno dell’esame di Stato fino al 07/07/2010 presso l’Istituto Artemisia Gentileschi, via Natta 11 di Milano.
In data 8/07/2010, finite le operazioni relative all’esame di Stato, mi sono recata, previo appuntamento, presso lo sportello Inps appositamente allestito presso l’Istituto Gentileschi, dove ho provveduto a consegnare tutta la documentazione richiesta per ottenere il sussidio di disoccupazione, ricevendone in cambio l’attestazione dell’avvenuta consegna, come da fotocopia da me allegata alla presente raccomandata.
Non avendo ricevuto alla data del 29/08/2010 alcun compenso di sussidio di disoccupazione, il giorno 30/08/2010 ho telefonato alla sede Inps di Milano Missori per avere chiarimenti in merito, ed un impiegato mi ha risposto di rinviare per via telematica la domanda di disoccupazione, dicendomi – su mia espressa domanda - che sarebbe stata valida la documentazione precedentemente prodotta in data 8/07/2010.
Intorno alla metà di ottobre ho ricevuto una lettera della sede Inps di Milano Missori in cui mi si annunciava un pagamento di euro 347 euro a fronte della domanda di disoccupazione pervenuta in data 31/08/2010.
Non avendo ancora ricevuto nulla delle somme dovute relative ai mesi di luglio ed agosto per tutto il mese di ottobre, in data 11/11/2010 mi sono recata presso gli uffici di Milano Missori, piazza Missori 8, e l’impiegato dello sportello 4 mi ha invitata a tornare un’altra volta con il numero del mio personale Pin, con il quale risultava da terminale che la documentazione era stata effettivamente prodotta in data 8/07/2010. In data 22/11/2010 mi sono quindi nuovamente recata in piazza Missori 8 allo sportello 4 della sede Inps e lo stesso impiegato ha esordito negando di avermi mai potuto dire di portare il numero del Pin, per questioni legate alla privacy; al che gli ho detto che, se fosse stato un problema di privacy, il numero del Pin l’avrei digitato io al Pc. Dopo essersi allontanato per andare a consultare altri colleghi sul da farsi, è ritornato dicendo, testuali parole “Il suo è un caso noto…avendo compilato un’altra domanda ai nostri terminali risulta solo l’ultima domanda del 31/08/2010, pertanto l’indennità non le verrà corrisposta per il periodo precedente”.
Visibilmente provata da queste parole, ho esclamato “ se lei mi sta dicendo queste cose qualcuno dovrà pur rendermene conto”. L’impiegato mi ha immediatamente ripresa dicendo “basta che non mi metta di mezzo, altrimenti devo chiamare la guardia”- Stupita, ma ancora più avvilita per quest’affermazione, ho fatto per andarmene e lui, sempre lo stesso impiegato dello sportello 4, mi ha accompagnata sorridendomi in una maniera che mi è sembrata ancora più beffarda augurandomi “buona giornata”, che mi è risultata ancora più insultante visto come tale frase è stata espressa.
Premesso che la domanda è stata reinviata a tale ufficio una seconda volta su suggerimento di questa sede Inps, in assoluta buona fede da parte della sottoscritta e previa assicurazione da parte della persona che aveva ricevuto la telefonata che sarebbe stata tenuta valida la documentazione presentata in data 08/07/2010, che in seguito la sottoscritta si è recata per almeno 2 volte presso la stessa struttura di piazza Missori 8 e per altrettante volte la sottoscritta si è vista respingere le richieste di spiegazioni plausibili, trovo assolutamente ed estremamente inaccettabile che certi impiegati si permettano di proferire certe frasi, mancando di rispetto prima di tutto un essere umano, e per di più una lavoratrice che non chiede altro che vengano rispettati i propri diritti, in questo caso l’indennità di disoccupazione.
Resta comunque il fatto che dall’8 luglio 2010 al 31 agosto 2010 la suddetta sede Inps non ha provveduto al pagamento dovuto delle somme spettanti, compiendo dunque una pesante inadempienza.
Vorrei inoltre che qualcuno mi desse spiegazioni sul perché mi sia stato suggerito di riformulare la domanda dandomi espressamente garanzie sulla validità della documentazione prodotta in precedenza. Ed infine per quale motivo l’impiegato prima mi ha suggerito di portare il numero del Pin per poi successivamente negare di avermi dato tale suggerimento, peraltro minacciando di chiamare la guardia? Almeno lei, Direttore, sarà in grado di darmi risposte oggettive e valide ai miei quesiti?
In relazione a tutto quanto finora esposto, la sottoscritta chiede che le vengano corrisposte le somme dovute per il periodo luglio – agosto 2010.»
lettera firmata

giovedì 18 novembre 2010

Comune di Milano: trasparenza, valutazione e merito

Come previsto dalla Legge n. 69 del 18 giugno 2009, dal D. Lgs. n. 150 del 27 ottobre 2009 e successive modificazioni ed integrazioni, finalizzate a migliorare il rapporto fra cittadini e Pubblica Amministrazione, il Comune di Milano rende disponibili on-line:

  • le retribuzioni annuali
  • i curriculum vitae
  • gli indirizzi di posta elettronica
  • i numeri telefonici ad uso professionale dei Dirigenti
  • i dati relativi ai tassi di assenza e presenza del personale aggregati per ciascun ufficio dirigenziale.

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martedì 16 novembre 2010

La scuola deve garantire il diritto allo studio di tutti e pari opportunità formative

«Non si possono dividere gli alunni in altre classi in mancanza di un docente e i Dirigenti scolastici devono chiamare il supplente anche per un giorno!»

Riceviamo da Caterina Altamore la nota Prot. n. AOODGPER 9839 con oggetto: «Supplenze temporanee del personale docente» e volentieri pubblichiamo

Ecco la nota del Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della RicercaDirezione Generale
per il personale scolastico Uff. III Prot. n. AOODGPER 9839 -Roma, 08 novembre 2010
Ai Direttori Generalidegli Uffici scolastici regionali
Oggetto: Supplenze temporanee del personale docente.
Si fa riferimento alle continue segnalazioni riguardanti la difficoltà delle istituzioni scolastiche nell'assicurare la piena funzionalità delle attività didattiche in caso di assenza temporanea del personale docente.Al riguardo, nel confermare le indicazioni già fornite con la nota n. 14991 del 6 ottobre 2009, si ribadisce l'obbligo di provvedere alla sostituzione di detto personale assente temporaneamente, prioritariamente con personale della scuola in soprannumero o con ore a disposizione o di contemporaneità non programmata in applicazione di quanto previsto dall'art. 28, commi 5 e 6, del CCNL/07 ed, in subordine, mediante l'attribuzione di ore eccedenti a personale in servizio e disponibile nella scuola fino ad un massimo di 6 ore settimanali oltre l'orario d'obbligo.
Ciò premesso, si ricorda che l’istituto delle ore eccedenti, considerato l'ammontare limitato delle risorse disponibili, annualmente definito e di celere esaurimento, ha natura emergenziale ed ha come finalità lo specifico obiettivo di consentire la sostituzione immediata e limitata nel tempo del docente assente, in attesa della nomina del supplente temporaneo avente diritto.
Pertanto, nel rispetto della normativa e delle procedure richiamate nella stessa nota, nel caso in cui le soluzioni indicate (sostituzione con personale in esubero, con ore a disposizione, con attribuzione di ore eccedenti nel limite delle risorse assegnate) non risultino praticabili o sufficienti, i dirigenti scolastici, al fine di garantire ed assicurare il prioritario obiettivo del diritto allo studio e della piena funzionalità delle attività didattiche, possono provvedere alla nomina di personale supplente in ogni ordine e grado di scuola anche nel caso di assenza del titolare per periodi inferiori a 5 giorni nella scuola primaria, come previsto dall’art. 28, c. 5 del CCNL e a 15 giorni nella scuola secondaria, fermo restando quanto previsto in merito alla procedura semplificata per la nomina del supplente nella scuola dell’infanzia e primaria per assenze fino a 10 giorni dall’art. 5, c. 6 e art. 7, c. 7 del vigente Regolamento delle supplenze.
Appare opportuno richiamare l'attenzione sull'opportunità di non ricorrere alla sostituzione dei docenti assenti con personale in servizio su posti di sostegno, salvo casi eccezionali non altrimenti risolvibili.
Si segnala infine che la spesa per la sostituzione del personale assente non può essere coperta con le risorse del FIS, visti i vincoli specifici di destinazione previsti dal contratto stesso nell'utilizzo di tali risorse.
IL DIRETTORE GENERALEf.to
Luciano Chiappetta

martedì 9 novembre 2010

Convegno: Milano ... TUTTI A SCUOLA!


Leonardo Donofrio :
«Vi ricordo l’incontro pubblico Milano … tutti a scuola! »
Il diritto all’istruzione dei minori con disabilità
Mercoledì 10 novembre 2010 - ore 17 – 19
Sala Alessi – Palazzo Marino
Pzza Scala, 2Milano
SALUTO
Manfredi Palmeri - Presidente Consiglio Comunale – Comune di Milano
INTRODUZIONE
  • Ines Patrizia Quartieri - Presidente Commissione Pari Opportunità - Comune di Milano
    FOTO DI SCUOLA
    - La situazione

  • Mariolina Moioli Assessore Politiche Sociali - Comune di Milano

  • Giampaolo Landi di Chiavenna Assessore alla Salute - Comune di Milano

  • Massimo Pagani Assessore alle Politiche Sociali - Provincia di Milano

  • Rita Garlaschelli Coordinatrice Ufficio Integrazione Alunni Disabili. USP Milano

  • Antonella Costantino Responsabile UONPIA Fondazione IRCCS Ca’ Granda Osp. Maggiore Policlinico
LA LEZIONE
- Quali diritti e quali doveri
Salvatore Nocera Vicepresidente FISH - Responsabile Osservatorio sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità FISHIL DIARIO
- Cosa accade nelle scuole e nelle famiglie




  • Donatella Morra Referente Gruppo di lavoro LEDHA scuola

  • Gaetano De Luca Avvocato del Servizio Legale LEDHACOMPITI A CASA
- I mezzi a disposizione delle famiglie




  • Livio Neri Avvocato dell’Associazione Avvocati per niente

  • Giovanni Merlo Direttore LEDHA Marco Rasconi - Presidente Ledha Milano coordinamentoassociativo della citta di Milano per i diritti delle persone con disabilità
CONCLUSIONI




  • Ines Patrizia Quartieri Presidente Commissione Pari Opportunità - Comune di Milano

  • Marco Rasconi - Presidente Ledha Milano